Disturbi del linguaggio e logopedia del bambino e dell'adulto
Disturbi
CHE COSA SONO
Si tratta di disturbi del linguaggio che non possono essere spiegati da problemi neurologici, sensoriali e relazionali e che interessano la comprensione e/o la produzione di parole o frasi.
COME SI MANIFESTANO
I disturbi specifici di linguaggio possono presentarsi con un ritardo nella comparsa delle singole parole, alterazione nella produzione dei suoni linguistici o anche difficoltà a livello lessicale, sintattico-grammaticale (la struttura della frase) o pragmatico. Alcuni campanelli d’allarme nella fascia d’età 18-30 mesi sono rappresentati da difficoltà di comprensione del linguaggio parlato, scarso uso di gesti o lentezza nello sviluppo del linguaggio (frasi complesse che tardano a strutturarsi). In sintesi si tratta di bambini che faticano a farsi capire o a comprendere e quindi a sostenere una conversazione.
Molto schematicamente si potrebbe parlare di bambino a rischio di disturbo di linguaggio se:
a 12 mesi mostra difficoltà di comprensione del linguaggio parlato;
a 24 mesi dice meno di 10 parole;
a 30 mesi dice meno di 50 parole e non fa combinazioni di almeno due parole (per esempio, “voglio pappa”);
COME SI DIAGNOSTICANO
La diagnosi non può prescindere da un’accurata valutazione neuropsicologica e logopedica, precedute da un’accurata anamnesi e molto spesso si rivelano fondamentali anche approfondimenti medici, soprattutto per quanto riguarda l’apparato uditivo. Tutto ciò perché, nella strutturazione di un intervento abilitativo/riabilitativo, non si può prescindere da una conoscenza del profilo del bambino su più aspetti, sia per quanto riguarda le difficoltà che gli specifici punti di forza.