Disturbi dell'apprendimento, riabilitazione e potenziamento
Disturbi
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A causa delle difficoltà scolastiche, spesso i bambini che manifestano questo disturbo si mostrano sfiduciati, con bassi livelli di autostima scolastica e stili di attribuzione disfunzionali. L’atteggiamento nei confronti di questi bambini è spesso quello di normalizzare ed etichettarli come svogliati e non portati per la scuola.
I Disturbi dell’Apprendimento vengono diagnosticati quando:
▪ la capacità di lettura è inferiore a quanto previsto per età, intelligenza e livello di scolarizzazione valutata con test standardizzati (MT), sia in termini di correttezza che di velocità e comprensione;
▪ vi è significativa interferenza con attività quotidiane che richiedono capacità di lettura;
▪ vi è un’anomalia non spiegabile da problemi medici (deficit sensoriali ) o psicologici più gravi;
▪ vi è discrepanza con altre aree di apprendimento.
L’etichetta di Disturbi Specifici dell’Apprendimento si riferisce a un gruppo eterogeneo di disturbi che si manifestano con significative difficoltà nell’acquisizione e uso di abilità di comprensione del linguaggio orale, espressione linguistica, lettura, scrittura, ragionamento, o matematica:
▪ Dislessia (disturbo caratterizzato dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e fluente, a decodificare il testo scritto)
▪ Disgrafia (difficoltà nella grafia)
▪ Disortografia (difficoltà nel rispettare le regole di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio scritto)
▪ Disturbo Specifico della Compitazione (difficoltà nel suddividere in sillabe le parole, di solito associata a problemi di disgrafia ma non fonetici)
▪ Discalculia (deficit del sistema di elaborazione dei numeri e/o del calcolo)
Questi disturbi sono presumibilmente legati a disfunzioni del sistema nervoso centrale e possono essere presenti lungo l’intero arco di vita.
Con il termine DSA ci si riferisce solo a deficit nelle abilità scolastiche che possono verificarsi in ragazzi per il resto normali.
Molti soggetti (10-25%) con Disturbo della Condotta, Disturbo Oppositivo Provocatorio, Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività, Disturbo Depressivo Maggiore, o Disturbo Distimico, sono affetti anche da Disturbi dell’Apprendimento.
In termini diagnostici la compromissione deve essere specifica, ovvero, i DSA non vanno confusi con le difficoltà di apprendimento generate da altre patologie quali handicap, Ritardo Mentale, disturbi emotivi ecc.
Quando, invece, le abilità di lettura, scrittura e calcolo sono tutte sotto-norma, rispetto ad età e livello di scolarizzazione, è possibile diagnosticare un “disturbo dell’apprendimento multiplo”.
Quando nasce e chi colpisce?
Si manifesta soprattutto nei maschi e comincia a comparire fin dalla prima elementare sebbene la diagnosi non può essere effettuata prima della seconda elementare.
Perché nasce?
Sulle cause dei DSA le ricerche più recenti sull’argomento confermano l’ipotesi di un’origine costituzionale secondo cui una base genetica e biologica dà la predisposizione al disturbo (anomalie cromosomiche, fattori genetici, encefaliti-meningiti, prematurità, sofferenze perinatali), anche se ancora non ne sono stati precisati i meccanismi esatti. Vi sono poi influenti fattori ambientali (problemi nella relazione bambino-caregiver, familiarità, bassa qualità dell’accudimento ecc.), problemi motivazionali ed emotivi, fattori cognitivi (quali difficoltà nell’assunzione dei prerequisiti necessari, nell’elaborazione delle informazioni, nella denominazione, nella memoria di lavoro, nell’attenzione, nella consapevolezza fonetica, nella capacità di fusione).
Quali conseguenze?
Accade che gli studenti con DSA non vengono tempestivamente riconosciuti e quindi non vengano loro riservati dei programmi didattici individualizzati con un alto rischio di drop-out e disadattamento sociale. Sul piano psicologico, gli individui con DSA non riuscendo a trovare una spiegazione per le loro difficoltà sono spesso demoralizzati, con scarsa autostima, hanno deficit sociali, timore del giudizio dei compagni, atteggiamenti oppositivi. Le emozioni prevalentemente provate sono ansia, tristezza e rabbia generate dalla frustrazione per la consapevolezza di essere inadeguati e per i continui fallimenti. Evoluzioni negative di DSA possono sfociare in Disturbi della Condotta e Disturbi dell’Umore. Infatti, nei pazienti con DSA il rischio di disturbi depressivi è tre volte maggiore che nella popolazione normale.